lunedì 26 gennaio 2015

happY birthday Alessandra by cozzaman



LA VERA STORIA DEL GATTO DEGLI STIVALI...

miao, miao , miao ,miao miao miao

MAI.: Leo ,che stai facendo?
LEO: qui fuori il terrazzo , c'è NERONE il gatto dei vicini, cerco di allontanarlo se no Frida abbiaia...
MAI: smetila, hai labato i piatti, butato la spasatura, labato a terra, scopato, fato il leto, , hai chiuso il coperchio del bagno lo lasci sempre aperto , spolverato il soggiorno , chiudi la taparela, lasci sempre gli stivali davanti la porta
LEO: ao ma che sono penerettolo, emh...cenerentola?

E fu così che la Mai mi diede gli stivali in testa e caddi in un sonno profondo...

LEOGATTO : ma dove sono...che mi è successo, come mai mi sento diverso? Oddio sono ricoperto di peli neri...e questi stivali?...mi serve uno specchio...ah eccolo lì...oddio sono un gatto con gli stivali...e che ci faccio dentro questo mulino bianco...e che sono quelle voci? Che occhiali giganti porta quel tipo...

BANDERAS: giulio l'occhialuto, ti ho portato una sorpressa
GIULIO: chiamami solo Giulio...non saranno i tarallucci buoni da inzuppare?

BANDERAS: ti ho portado un gato, nero , tennero dolce, con ancora le uova fresche come quele che fa la galina rosita...
GIULIO: insomma lo devo castrare...e poi che ci faccio con un gatto?

BANDERAS: E' un gato speziale, parla e porta fortuna..,mi raccomando non farlo mangiare dopo la mezanote e non bagnarlo mai con l'aigua

GIULIO: belin...ma poi puzza

BANDERAS: puoi lavarlo con latte, buono appena munto dalla vacca bela, buona tennera Carmensita.

GIULIO : vieni gattino , vieni

Oddio che faccio, ha in mano delle forbici...
LEOGATTO: ti prego le uova no, e poi sono loro che portano fortuna

GIULIO: ah, scusa no le forbici le avevo così per sbaglio in mano...non avere paura, ma dimmi come potrai rendermi fortunato? Innanzitutto ti chiamerò WINNY

io LEOGATTO: mmmm fammici pensare... ecco il mio piano
Per prima cosa con Banderas prepari una ricetta di biscotti...e poi li portiamo in dono alla regina di Genova.
BANDERAS: ue calmo calmo...io non so cucinare...

io e Giulio ci girammo verso lo spagnolo con aria un po' stupita nonchè severa....

BANDERAS: dai non guardatemi così, è publicità...ma conosco una amiga bela tenera che se gliama MAI tutta colorata buona di curcuma... sa fare molto beli teneri i canestreli

LEOGATTO: a me, i cani pipistrelli non piacciono, sono un gatto no?
GIULIO: no i canestrelli ,vanno benissimo, belin... vai avanti con il piano se no altro che cani, le vedi le forbici?
IO: va bene va bene...porterò i dolci alla regina e le dirò che i dolci sono donati dall ingegner grand farabutt pezz de genuano marchese di singapore Giulio

GIULIO: ma io sono solo un mugnaio...
LEOGATTO: non ti preoccupare...

Così Winni Leogatto con gli stivali si recò a genova carico di dolci per incontrare la Regina della repubblica genovese...ora mi chiederete come possa una repubblica avere una regina? Beh ho sentito parlare di un altro caso in un paese meraviglioso non lontano da qui...un certo re giorgio, ma qui entriamo in politica meglio lasciare stare...

la regina rimase colpita dalla bontà di quei dolci...erano i preferiti di sua figlia Alessandra Magna che mangia , detta anche la Fenech, o la Fenice di MTC, nonché serbelloni mazzanti vien da genova.
La Regina della repubblica di Genova incuriosita del gentil gesto dell ' ingegneregrand farabutt pezz de genuano marchese di singapore Giulio chiese al gatto se era possibile conoscerlo con un invito a palazzo . l'ingegner grand farabutt pezz de genuano marchese di singapore Giulio

Dopo due settimane, Winni il Leogatto con gli stivali e Giulio, giunsero finalmente a corte, ma dopo un po' successe qualcosa di straordinario...
L'occhio dell'ingegnere cadde sul seno della giovane contessina e se ne invaghì terribilmente. Di contro la contessina alla vista del giovane sentì un calore amoroso e intenso dovuto dal riflesso solare degli occhiali giganti dell'ingegnere. Insomma i due si innamorarono perdutamente...

GIULIO: winni leogatto con gli stivali, hai visto la contessina? Sembrava...
LEOGATTO: Si, a momenti le davi fuoco, va be che è mezza fenice..
GIULIO: come faccio ora sono solo un mugnaio...
LEOGATTO: non ti preoccupare ci penso io

Leogatto andò nella terra di Singapore, che era dominata da un re Orco mago malvagio che uccideva chiunque osava sfidarlo.
LEOGATTO: vediamo ORCO PORCO riesci a sfidarmi?
ORCO: come osi.. ora mi trasformo in un leone vero e ti mangiò
LEOGATTO: no no, calmo calmo, se è vero che sei un mago perchè non ti trasformi in qualcosa di piu' piccolo? Come ad esempio un piccola cozza tarantina?

L'orco si trasformò in una cozza e Leogatto subito se lo magnò. Singapore rimase senza il suo re. Così venne il momento di Giulio che grazie alle sue doti politiche convinse il popolo di singapore a cambiare forma di governo. Dalla monarchia assoluta si passò all'ingegneria assolutaE ALESSANDRA E GIULIO SI SPOSARONO... E VISSERO FELICI E CONTENTI. DOVE? ....PROVATE VOI AD IMMAGINARE...
EH EH A SINGAPORE?
SBAGLIATO... IN TURCHIA....QUANTO AL GATTO...BEH RITORNO' A CASA E RIPOSE I SUOI STIVALI NELLA SCARPIERA...


















sabato 28 giugno 2014

piadina alla pesca

ingredienti:
500 g di farina 00*
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate**
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

per la salsa

1 uovo sodo
1 tazzina di olio evo
1/2 pesca
3 cucchiai di aceto di mele

farcitura per una piadina
rucola q.b
3 fette di pancetta
1/2 pesca

per la piadina

per la salsa
in una recipiente ho messo un uovo sodo, una tazzina di olio EVO  tre cucchiai di aceto di mele ,mezza pesca e un pizzico di sale. ho amalgamato il tutto con l'uso del minipimer. il risultato è una maionese alla pesca. 

per la farcitura
dapprima ho cotto alla piastra tre fette di pancetta di spessore ca. 3mm assieme a mezza pesca anch'essa tagliata a fettine.


poi ho preso la piadina e l'ho farcita con un po' di rucola, pancetta e fette di pesca. infine con un cucchiaio ho versato della salsa alla pesca.



con questa ricetta partecipo alla sfida n° 40 di mtc




mercoledì 28 maggio 2014

babbà




Per il Babbà ho usato lo stesso procedimento descritto dalla Trappola Golosa . Per la bagna ho bollito 1 litro acqua e 100 g di zucchero. Per la crema ho fatto lo zabaione. in un bicchiere mescolare con un cucchiaino due uova e 30 g di zucchero fino a formare una crema spumosa. Per completare il mio babbà ho fatto sciogliere in acqua bollente  1 cucchiaio di miele e poi con un  pennello ho colorato il babbà.

con questo piatto partecipo a mtc challenger n 39


lunedì 28 aprile 2014

l'ultima cena dei 300 spartani: AUG AUG gli gnumariddi di LEO



Un mese di riposo  per concentrarmi, per ritrovare la mia identità, la mia ricerca. Un piccolo angelo che è ritornato al cielo,  ma "the show must go on" cantava Freddy Mercury...e così Il ritorno della mia ironia.
Sì l'ironia, quella musa ispiratrice che nel mese del Suflè, mi aveva abbandonato.Se avessi partecipato alla sfida proposta da Fabiana avrei fatto un Giuflè ... ma qua stiamo parlando di Mtc, e non potevo permetterlo.
Quell'ironia che è per me acciaio che mi permette di spezzare la noce di capocollo ad Ironman. Non a caso ironia è il femminile di Iron...o forse

Mai: eco sei tornato. a dire scioquesse,
leo: dove siamo rimasti con Mtc, mi sono perso un mese
mai: che pasa? ti è tornata l'ironia?
leo: si. le mie amiche Mtc sentono la mia mancanza. Sono sicuro che anche la Serbelloni si è posto questo problema.
mai: ma che dici? siamo stati bene senza te...comunque ha vinto Cristina
leo: Cristina? quella bionda ?  ahahaha...si quella de Roma, la Sagittaria. e che ultimamente vanno di moda le biondazze. Vincono sempre loro. Perchè non ti fai bionda?
E' fu così che caddi in un sonno profondo, cosa mi lancio' questa volta non lo so.

LEONIDA: μύδι   άνθρωπος ( uomo cozza )
io: chi sei?
LEONIDA: Λεωνίδας   (leonida)
io: non capisco niente, aspett',  mo chiamo la maddalena quella che mi aiuto' con shakespear nella mia ricetta del raviolo del plin.
MADDALENA: va be ma mi devi dare 50 dracma ferro...
io: va bene.

LEONIDA: come stai? sei stato colpito ad un occhio...
io: oddio ho perso un occhio
LEONIDA: si ora hai solo un bell'occhio
io: ma come è successo e dove siamo? come sono vestito ? non ricordavo di avere questo fisico tutto bello muscoloso e fotografato...
LEONIDA: siamo nelle termopili, per fermare l'avanzata di Serse, l'imperatore dei persiani...siamo solo 300 Spartani
IO: lo so che Taranto è stata fondata dai figli illeggitimi di Sparta, ma che ci faccio qui io? Ormai sono tarantino.
LEONIDA: tuo padre ti ha riconosciuto e per farsi perdonare del suo  abbandono ti ha Donato il diritto ad entrare nella nostra armata. Ora sei spartano a tutti gli effetti.
Io: ma non poteva farsi gli affari suoi? stavo bene io al mare.
LEONIDA: Oggi ci sarà la battaglia finale. I persiani hanno scoperto il passaggio segreto...sono piu' di 100000 e noi siamo solo 300...oggi si farà la storia. all'alba moriremo tutti e diventeremo leggenda.
SPARTANI: AUG, AUG
io: senti caro Leonida, facciamo così. A parte che a me i gatti non piacciono,  io torno in dietro e cerco rinforzi.
LEONIDA: no...questo compito glielo dato a Delios
Io: sempre lui, e poi ha un occhio bendato
LEONIDA: pure tu
io: ma il mio è piu' bello
LEONIDA: Stai zitto io sono il Re, cucina qualcosa di pittoresco, questa sarà l'ultima cena prima di passare alla storia. farai questo in memoria di noi.
io: ma L'ultima cena l'ha dipinta Leonardo da Vinci.
LEONIDA: non dire sciocchezze, vai a cucinare qualcosa
SPARTANI: AUG, AUG

Così mi munii di lancia e andai a cercare qualche bestia da cucinare. Vidi in lontananza un capretto e comincia ad inseguirlo. Dopo un po' di perizie l'animale fu mio. Intanto si avvicinava DELIOS.
IO: delios non so proprio cosa cucinare
DELIOS: vediamo un capretto? bene ti daro' la mia ricetta speciale, ma per affamare 300 spartani abbiam bisogno piu' bestie.
IO: va be chiediamo un miracolo dal signore
DELIOS: quale signore,
IO: va be te lo spiego tra 480 anni
DELIOS: ma questo è matto...
intanto si moltiplicavano i capretti...

IO: Delios , vieni vieni ti devo dire una cosa all'orecchio. Ho un idea.  io lo so che vuoi morire a fianco di Leonida, ed io mi sacriferò per te. Tu mi affidi la ricetta ed io cucino per tutti i 300 spartani. Poi ritornero' a Sparta e raccontero' al consiglio degli anziani non solo dell'impresa dei trecento, ma anche della tua ricetta nell'ultima cena. Così tutti il mondo conoscerà e faranno questo in memoria del grande Leonida. Che ne dici?
DELIOS: si mi piace UOMO COZZA. grandissima idea. e poi avendo anche tu   un occhio solo, gli anziani  penseranno che sono io. Leonida infatti ha inviato un messaggero che avvisasse Sparta che un uomo con un occhio solo sarebbe giunto per guidare l'esercito Greco verso la vittoria finale contro Serse.

Quella sera io preparai gli nghiemeridd di Delios a tutti i trecento uomini.
All' alba questi soldati tranne me morirono nella termopili, divenendo leggenda. Quanto a me, ritornai a Sparta e parlai agli anziani per convincerli ad entrare in guerra contro Serse.  Riuscii in questa missione   grazie alla descrizione della ricetta.  Gli anziani infatti stupiti incaricarono una specie di scriba a trascrivere la ricetta. Tuttavia , per uno strano caso del destino , lo scrittore sbagliò il nome della ricetta: da nghiemeridd di Delios con un occhio, la ricetta fu tramandata come nghiemeridd di Leo con bell'occhio.
Ecco l'ultimo discorso. AUG AUG AUG
http://www.youtube.com/watch?v=MyhMCdGLtEU

NGHIEMERIDDE  DI LEO

Premessa:
Gli gnumariddi o NGHIEMERIDDE sono degli involtini di circa 5 cm fatto con l' interiora di fegato, polmone e rognoni di agnello o di capretto  stretti con il budello di agnello o di capretto . E' un piatto tipico della regione puglia. Il nome deriva dal latino Glomus,glomeris  che significa appunto gomitolo. Si cucina alla griglia.
Nella mia versione ho cambiato un po' di cose sia nella preparazione che nell'uso della pancetta al posto del budello di agnello ( qui  al nord per ragione di sicurezza sanitaria e alimentare non puo' essere venduto). Altra modifica è non ho usato la griglia perchè sprovvisto.





INGREDIENTI:
400 g misto di 2 pezzi di fegato 2 di cuore due 2 reni di capretto
olio extra vergine q.b
1 rametto di rosmarino
100 g di pancetta.

PROCEDIMENTO
il procedimento è molto semplice. Per prima cosa ho pulito gli organi dal grasso, e li ho tagliati a pezzetti.
In una pentola con dell' olio EVO e 1 rametto di rosmarino ho soffritto i pezzetti dell'interiora di capretto per una decina di minuti. Ho preso un foglio di carta assorbente  in modo assorbire l'olio. Poi ho preso uno stuzzicadenti di circa 5 cm e ho infilato come se fosse uno spiedino i vari pezzetti. In seguito ho preso della pancetta e con un coltello l'ho tagliata per formare delle strisce di ca. 1 cm di larghezza  x 15 cm di lunghezza.  La striscia di pancetta  viene arrotolata  allo spiedino fino a coprirlo del tutto.
INFINE prendere una padella alla piastra e ponete gli gnumariddi e quando vedete che la pancetta e ben cotta e croccante il piatto è pronto.


con questa ricetta nghiemeridd di LEO partecipo alla sfida n. 38 di mtc














martedì 25 febbraio 2014

salentinò del suddeltac: lo strudel




Mi ritrovo davanti la TV a casa di amici ascoltando il Festival di San Remo, per trovare qualche elemento ispiratorio per questo nuovo appuntamento di Mtc. Una sfida la numero 36 particolare, perchè ha vinto Mary Lasagnapazza , sposa del Alchimista di Lecce , l'eroe del vaso di Pandora.
Questa volta devo fare il serio.  Cosi' verso le 23.00  vedo scendere dal palco dell'Ariston Raffaella Carrà con i suoi 70 anni . "Mi illumino di immenso". Ora voi direte che cosa c'entra la Carrà con lo strudel?
Beh questo non si sa o si sa ahahh, ma  ascoltate questa canzone:
dai mondo MTC balliamo tutti insieme.

Mai: Leoooo
Io: ecc a guasta fest...
mai: che hai deto
io: no niente la pasta di trieste...
mai: finiscela...è tardi ma sei matto a ballare a quest'ora?
Io: perchè non si balla di sera? I balli sempre di sera si fanno
mai: hai capito
io: mai devo trovare l'ispirazione...ma sai qualcosa dello strudel? Le sue origini?
Mai: hai letto quello che ha scritto Acquaviva che Scorre? C'era una volta un re e la vera storia dello strudel? Da Assurbanipal a Maria Teresa D' Austria?
Io: si come no
mai: e dai di cosa parla?
Io: e...e di...di di
mai: ecco non l' hai leto.
Io: si Assurdipal , quello dello strudel, amico di maria teresa...e quella ,si sapeva che aveva il vizietto..

Non  feci in tempo di dire altro, che subito caddi in un sonno profondo...
provate voi a sapere con che cosa (postate nei commenti ci sarà un premio...)

Salentinò del suddeltac: ehi ciao che ti è successo? Tieni prendi la mano chi sei?

Io: chiamami pure cozzaman, tanto qui non si capisce...
salentinò del suddeltac: io sono salentinò del suddeltac
io: che strano nome...che brutto naso che hai?sembri cirano de bergerac, ma il tuo è peggiore sembra uno strudel.
salentinò del suddeltac: per annusarti meglio
io: si mo' ritorniamo alla storia di piciuccetto rosso
salentinò del suddeltac: si è vero

il giovane intanto piangeva...

io: dimmi perchè piangi?
salentinò del suddeltac: di felicità
io: e perchè non mangi?
salentinò del suddeltac: ora non mi va
io: dimmi perchè stringi forte le mie mani e con i tuoi pensieri ti allontani?

ma questa canzone mi ricorda qualcosa. NON AMARMI

salentinò del suddeltac: caro cozzaman sono un cuoco poeta resistente. Sono innamorato di Mary Lasagna. Ma lei è pazza del bel Cristian M. Per anni ho cucinato per lei poesie, ma per lei l'autore è quel Cristian M.

io: ma scusa ma così lei pensa che è Cristian M a cucinare poesie...non fai altro che avvicinare il suo amore a quel leccese... dille la verità. Maronn ti tirerei un mazzata in testa... ma come si può. Fatti vedere che sei nu maschio resistente...e poi perchè sta resistenza poetica?

salentinò del suddeltac:
"Semplicemente perché viviamo in un tempo difficile, ogni periodo storico ha avuto le sue difficoltà, le sue insidie, le sue preoccupazioni. Noi oggi, però, stiamo vivendo un periodo pieno di difficoltà che stanno seriamente mettendo a dura prova tutto ciò che le generazioni precedenti hanno faticosamente costruito e non possiamo macchiarci indelebilmente, per chi verrà dopo di noi, come la generazione che ha distrutto in poco tempo tutto senza neppure cercare di resistere, magari anche semplicemente scrivendo una poesia, due parole dolci che potrebbero migliorare e migliorarci o semplicemente fermando un fatto della realtà e ragionandoci su."( tratto dal blog resistenza poetica)

Io: miiiii....Serbelloniiii mi senti da lassu' ? lanciami un cucchiaino con limone... va bo'. Senti vai da  Lasagna, preparale un piatto forte e dichiarati.

salentinò del suddeltac: non posso... è per via del mio naso a forma di strudel mi vergogno...
io: beh effetivamente hai ragione, allora fai così. Vai dal Cristian M e digli di mettersi da parte e lo sfidi a duello con una ricetta poetica.. tanto quello sta sempre davanti a computer.

salentinò del suddeltac: va bene faro' come dici tu. Io vado li' e gli spezzo la noce del capo collo.
Io: bravo così si fa...come ho fatto anche io con Ironman.

Così  io e Salentinò del suddeltac andammo verso la casa di Cristian M per dargli un lezione poetica..

salentinò del suddeltac: eccolo è quello là...
io: ah ma è quello... mizzecca se è bello, è logico che lasagna si sia innamorata... non hai speranza salentino... bandiera bianca arrendiamoci..

salentino si mise a piangere... tanto era il suo amore...un amore forte come la Bora di Trieste.
Intanto su di là si avvicinava una bella ragazza, bionda dagli occhi azzurri come Maria. Si muoveva come una Elfa, e forte era la sua luce.

io: mizzeca e ci è quidda guagnedda?
salentinò del suddeltac: è lei Lasagna...
io: hai ragione non hai speranza...se vuoi ti aiuto a farla finita...

Salentino continuava a piangere... le sue lacrime stavano creando un fiume di parole, quasi a formare una dolce canzone. http://www.youtube.com/watch?v=w0-jsUtl2wc

Io : va bene abbiamo bisogno di magia. ho tre amici che ci possono aiutare: STREGA DEL MAPO, MAI, FABIO D'AMORE...venite a meeeeeeeeee!!!!

STREGA DEL MAPO, MAI, FABIO D'AMORE: eccoci cozzaman cosa hai bisogno, ancora ti dobbiamo aiutare? la serbelloni è arrabbiata per le tue performance...applicati di piu', cucina di piu'.

I tre parlavano a unisono. essendo divinità le  loro voci emettevano dei suoni stravaganti e ritmici. come i neri per caso...beh neri lo sono sicuramente visto che le interpello sempre.

io:  ragazzi dobbiamo aiutare salentino' che possiamo fare...
STREGA DEL MAPO, MAI, FABIO D'AMORE: ci pensiamo noi...

Cosi iniziarono a cantare: http://www.youtube.com/watch?v=VrhoOmRQU84
poi  ogniuno:

STREGA DEL MAPO:  io Strega del mapo trasformo salentinò e Cristian M in un unica persona. FUSIONEEEEEEEE. 

Così con un tocco di magia i corpi dei due giovani si fusero a formare un leccese alto bello ma anche sensibile  e poetico.

MAI: io Mai , vi darò l'arte della cucina. CATALUNYA LIBERAAAAA
Così la Mai diede all'essere la capacità di cucinare.

FABIO D'AMORE: io Fabio D'amore con questa freccia farò innamorare Lasagna di questo nuovo essere che da domani si chiamerà Cristian M salentinò del suddeltac.

STREGA DEL MAPO, MAI, FABIO D'AMORE: QUANTO A  te Cozzaman
Io: che c'entro, cosa ho fatto ora?

STREGA DEL MAPO, MAI, FABIO D'AMORE: di fianco a te, vicino al tuo piede destro hai il naso di strudel del salentinò, che ha perso durante la fusione. Prendilo e Cucinerai un strudel, per voler della divina Serbelloni.

io:  ma non ho voglia, uffa quella serbelloni...
MAI: ...Si farai uno strudel di riso patate e cozze...questo è il mio consiglio altrimenti sei fuori.

Cosi mi misi a cucinare:


 STRUDEL DEL SALENTINO' DEL SUDDELTAC:






INGREDIENTI:
PER LA PASTA: 
150 grammi di farina tipo 00
50 ml di acqua
1 cucchiaio di olio EVO
1 pizzico di sale

PER IL RIPIENO:
150 grammi di RISO
1 Kg di Cozze  ( io preferisco 2 Kg di cozze tarantine , ma bisogna essere tarentini)
1 patata grande
10 pomodorini di pachino

PER IL CONDIMENTO:
2 Cipolle D'orate
sugo delle Cozze.

Procedimento Per la pasta
per la pasta ho seguito di paro paro la ricetta proposta da Mary Lasagnaazza http://lasagnapazza.blogspot.it/2014/02/mtc-n-36-lo-strudel.html
Riporto qui sotto:

"Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora. "

Procedimento per il ripieno
Per prima cosa pulite le cozze, ma conservate  ,anche aiutandovi con un colino,  il loro succo  in un recipiente. il Succo, vi servirà per la preparazione del condimento. 
Fate bollire in una bacinella d'acqua il riso assieme ad una patata tagliata a dadini per una decina di minuti . Una volta pronti  scolare il riso e i dadini di patata e porre in un recipiente. nel frattempo tagliate i pomodorini a piccoli pezzetti.


Stendere la Sfoglia
fare bollire l'acqua in una pentola abbanza grande da contenere lo strudel o strucolo
Su una spianatoia disporre uno strofinaccio pulito cotone bianco . Prendete l’impasto e cominciate tirarlo con un mattarello. Quindi  stendere la sfoglia (non molto sottile attenzione!!!) fino a raggiungere una forma quadrata di circa 25 centimetri.
Da qui ho utilizzato il metodo proposto da Mary.

"Disponete il ripieno su tutta la superficie della sfoglia lasciando liberi circa due centimetri lungo il bordo. Cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine. Avvolgete il rotolo così ottenuto nel tovagliolo senza lasciare vuoti e chiudete, con uno spago da cucina, i due lembi esterni; fate due giri di spago anche lungo il rotolo."

Procedimento del condimento:
E' molto semplice. Tagliare a pezzi fini due cipolle  e fare soffriggere in una padella con dell' olio EVO. Quando cipolle cominciano a farsi trasparenti,  aggiungete man man il succo delle cozze. Il risultato sarà un condimento dolce ma al sapore di mare.

N.B. non aggiungere il sale al condimento, perchè il succo delle cozze ha già la proprietà di insaporire il piatto.

Con lo strudel del salentino' del suddeltac, parteciperò alla 36° edizione di MTC.



Morale della favola: non puo' esistere la bellezza senza la poesia e nello stesso tempo la poesia senza bellezza...








martedì 28 gennaio 2014

cozzaman's mom e il suo spezzatino di filetto di suino alla birra Raffo





È così hanno vinto le gemelle diverse della cucina spontanea, Chiara e Marta. L'una scienziata l'altra ingegnere... una accoppiata vincente. Credo che queste due oltre a cantare  possano fare di tutto...mammmmmma mia che paura. ricordo la loro canzone a San Remo. 

Mai: leo? finiscella
leo: scusa...so che è soltanto...un altra scusa...ti siedo di fianco ed è come se tu...
mai: ed è come se... non perdere tempo.

Ebbene le due sorelle con i loro esperimenti hanno vinto la 34esima sfida, mentre io cozzaman parlavo di piciuccetto rosso...capite la differenza? Vero?
In questi due mesi sono successe molte cose ma sicuramente la buona novella è l'uscita dell'Ora del Patè. Il  giorno della prima presentazione a Genova ha suscitato in me molta emozione... specie quando ho conosciuto re Filippo II  di Calabria...gli dedicherò un post.. promesso. E' in fase di studio..il problema è il tempo e lo spazio. beh Chiederò a Marta e a Chiara di inventare un sistema per fermare il tempo e ampliare il mio spazio vitale. Sono sicuro che ce la fanno. 


Mai : leo, devi parlare dela riceta...

leo: aspetta devo dire ancora altre cose...

mai : leo, devi parlare dela riceta...smetila!!! hai leto il tema del mese?

Leo : si... a fuego lento

mai: eh?!!! devi fare lo spezatino

leo: si mo lo faccio...na vedi? 

Mai: basta mi sono stufata

leo: ma mica era lo spezzatino?

Mai: ok, vattene da tuoi non ti sopporto più

Così quella domenica bussai alla porta dei miei. Apre mia mamma e appena mi ha visto ha preso la famosa cucchiarella... 

Mamma: che hai fatto a quella povera creatura?

io: niente

Non ho fatto in tempo a spiegarli perchè mia moglie mi aveva  cacciato che mi diede la cucchiarella in testa. Dovete sapere che i tarantini agiscono in questo modo. Prima ti menano e poi ti chiedono che hai fatto ...
Così come in tutte le mie avventure culinarie caddi in un sonno profondo...

Mamma: ue svegliati, dormi sempre...

io: ma questo non è un sogno 

Mamma: che sogno...questa è realtà. Mi ha parlato la Mai...devi fare lo spezzatino

io: Mà... sai che ti dico? Lo facciamo insieme? Visto che sei la regina della cucchiarella.
L'unica cosa che ti chiedo  è che devi metterti la corazza fatta di cozza figlia di cozza che fece della cozza la corazza di cozza, tutte le cozze vennero a galla per vedere la cozza fatta di cozza... 
mamma: carogna...ma come la vuoi fare?
io: l'importante è che usiamo la birra raffo...voglio fare un  dispetto alla strega del Mapo
mamma: ue...comportati bene
io: si Maaa, lo sai come sono fatto così...

Così io e mia mamma ci mettemmo in cucina a preparare lo spezzatino ed è  stata una bella domenica...

Come è COZZAMAN's MOM? 



la mamma di Cozzaman si chiama Marisa. E' una donna speciale, tutto fare, determinata, sicura di sè. Non è una donna che fa la lamentosa ma basta vederle gli occhi che sai cosa prova. Spesso le  chiedo come sta e  che pensa, ma  lei mi risponde  sempre niente tutto bene... Il nostro è un rapporto semplice, ma intenso. Ci capiamo a volo. Sa quando sono felice e sa quando sono triste così come io so quando è felice e quando è triste.L'unico difetto? Ma chi non ha difetti? E'   che a volte,anzi sempre,  si tira la zappa sui piedi... ora non sto qui a raccontarvi i vari episodi, ci vorrebbero libri e libri. Tuttavia credo che se c'è una cosa che la caratterizza è il suo essere una persona che fa della sua umiltà il suo punto di forza...pensate che io e mia sorella da piccoli la chiamavamo Marisù, perchè voleva salvare il mondo ahahahah...

mamma: ue a lavoro, mena...hai finito? Non fare la carognetta..la vedi la cucchiarella?.

io: ????ecco mamma come al solito ti sei  tirata la zappa sui piedi.. stavo parlando bene di te invece subito...

mamma: a lavoro





Ingredienti totali per fare la spesa

filetto di suino 550       
3 scalogni
3 carote
2 pezzi di aglio
3 gambi di sedano
1 kg di patate
5 pomodori di pachino
5 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di vino bianco
Olio extra vergine pugliese del “ cumpà santino”
25 g di lievito
350 grammi di farina 0
350 grammi di Frina di semola
Sale
Zucchero
66 cl di birra raffo.

Per il pane-puccia

Ingredienti:

25 g di lievito
350 g di farina tipo 0   
350g farina di semola di grano duro
2 cucchiai di sale
1 cucchiaino di zucchero
4 patate
2 cucchiai di olio evo

Procedimento pane-puccia, che è un pane tipico nel salentino 

In un bicchiere di acqua tiepida far sciogliere 25g di lievito di birra  e lasciarlo riposare per una mezz’oretta. Lessare quattro patate in acqua bollente. Una volta che hanno raggiunto la cottura pelarle e tritarle ad esempio  con un trita-patate in modo da creare un purè.
Prendere 350 g di farina tipo 0 e 350 g di farina di semola di grano duro, mescolare le due farine assieme a 2  cucchiai di sale.
Creare una fontanella  e porre il purè al centro del cratere e versare la soluzione del lievito. Ora si incomincia ad impastare aggiungendo un cucchiaino di zucchero e olio. Impastare aggiungendo man man un po’ di acqua tiepita  al fin di formare una pasta liscia e compatta. Lasciare lievitare la pasta per due orette fino a raddoppiare il volume.
Una volta pronta la pasta, formare quattro panetti, fare una croce e porre in forno pre-scaldato a temperatura di 220° per circa 45 minuti.



brodo vegetale  per lo spezzatino:
ingredienti

3 patate
3 carote
1 ciuffo di prezzemolo
3 gambi di sedano
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di olio
5 pomodori di pachino (tagliati in quattro parti)
1/3 di trito
3 scalogno

Prima di procedere è necessario preparare il trito che servirà anche per il soffritto per lo spezzatino.
La preparazione del Trito (così lo chiama mia mamma) è molto semplice.
Dopo aver ben lavato la verdura tagliamo a pezzetti 1 gambo di sedano, 3 carote, un ciuffo di prezzemolo, 2 scalogni( o una cipolla se preferite) , due spicchi di aglio( importate levare l’anima)  e tritare il tutto con l’ uso del robot tritatutto.
In una pentola far bollire 2 litri di acqua e porre cucchiaio di sale, un cucchiaio di olio, 3 patate (tagliate a pezzi) , 2 gambi di sedano, 5 pomodori di pachino tagliati in quattro parti, 1 scalogno e 1/ 3 di trito ( si ricorda che i restanti 2/3 di trito servirà per il soffritto per lo spezzatino). Fate bollire il tutto per 30 min.

Lo spezzatino:


Ingredienti:
500 g di filetto di suino
5 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
800 g di patate
2/3 trito
Olio evo
66 cl di birra raffo

tagliare a cubetti (ca. 3 cm)  500 g di filetto di suino e farli marinare per 30 min con del vino(a mia mamma piace il bianco). Far rosolare il trito rimasto in una pentola ampia e alta  a fuoco lento(mia mamma dice  che si cuoce meglio e poi si risparmia ma?). Quindi aggiungerci gli aromi: 5 foglie di alloro ,  un rametto di rosmarino, e successivamente versare un bicchiere di BIRRA RAFFO…(la birra della città dei due mari, la piu’ buona del mondo). Intanto tagliare a cubetti anche le  patate ( ca 3 cm) e una volta evaporata la birra porle  nella pentola . Mentre il tutto cuoce  sempre a fiamma lenta aggiungerci man man il brodo vegetale preparato in precedenza. Dopo un oretta, (attenzione controllate che le patate sia bene cotte)  il piatto è pronto.

P.s.Ho messo nella ricetta 66 cl di birra raffo… questo perché? Mentre si cucina questo spezzatino è meglio bere una birra nell’attesa, specie se questa si chiama Birra Raffo, la birra dei tarantini.


Con questa ricetta partecipo alla 35esima sfida di MTC.







giovedì 28 novembre 2013

PICI e CASTAGNE di Piciuccetto Rosso




Siamo ormai arrivati al quarto dunque...

Dovete sapere che Cozzaman prima di diventare Cozzaman era un bambino tranquillo che amava sognare...per questo veniva deriso dai bulli milanesi... fino a cinque anni la storia era sempre la stessa...
il bullo milanese : ue ti , piciu...
io: piciu ?
Il bullo milanese: daglame il panin! Te veri viuna castagn?
io: si le castagne mi piacciono
e il bullo milanese mi tirava un calcio e si prendeva il panino alle cozze che la mia dolce mamma mi preparava. Avevo appena scoperto che piciu significa piccolo e castagna un calcio...
Ma poi , dopo anni e anni ho scoperto che questi termini tanto male non sono, grazie a Serena e il suo blog...Pici e castagne.
Sono riuscito infatti a trasformare nella mia mente due concetti negativi in positivi.
La sera del verdetto MTC di Novembre andai a letto SERENO, ma soprattutto non ricevetti quella famosa mazzata in testa che da quando partecipo a Mtc prontamente e puntualmente mi faceva fare strani sogni...

Mai : sei sicuro che non hai dimenticato qualcosa?
Io: no , e che cosa?

Pummmete una castagna....
Così caddi in un sogno profondo....( avevo cantato vittoria troppo presto)

Mi ritrovai nel bosco di Piancastagnaio,

IO: Ciao bella bambina, come ti chiami?

BAMBINA : UGOOOO, ahahahah bella questa... scherzo sono Piciuccetto Rosso

IO: dove stai andando?

PICIUCCETTO ROSSO: sto andando dalla Nonna MTC...devo portare la polenta di castagne..e tu (piciu) chi sei ?

IO: ue non chiamarmi piciu, ..sono Cozzaman faccio il calciatore

PICIUCCETTO ROSSO : ahaha Cozzaman, che buffo...come leo Messi

IO: be, diciamo come Leo Messo male...

Picuccietto Rosso è una bella bambina... aveva gli occhi azzurri e capelli corti come Lady Diana. Mangiava sempre panini, ballava il tip tap, (come la strega del mapo ). Ama cucinare uncini e leggere utensili per cucina, ma sopratutto amava camminare per il bosco...e ascoltare storie di biancaneve, di mulino bianco. Ma aveva anche la passione per la fotografia e per l'economia. Insomma una sorta di bambina prodigio.

Io: va be piciuccetto rosso, sai che ti dico ti accompagno io dalla nonna...
PICIUCCETTO ROSSO: come vuoi...

Intanto nella foresta si sentivano strani ululati...
IO: ma chi è?

PICIUCCETTO ROSSO: è il pupo cattivo

IO: ma è la versione maschile della fabbrica dei trucchi e magie?

PICIUCCETTO ROSSO: presto corriamo dalla nonna MTC

Giungemmo nella casa della nonna che era fatta tutta di cemento di castagna, il camino di castagna, le finestre di farina di castagna e la porta di marron glace.

PICIUCCETTO ROSSO: aspetta qui cozzaman...entro io....

Piciuccetto Rosso: ciao nonna

il pupo travestito da nonna: ciao Piciuccetto Rosso

Piciuccetto Rosso: ma come sei piccola

il pupo travestito da nonna: per abbasarmi meglio a raccogliere le castagne

Piciuccetto Rosso: ma quanti peli hai?

il pupo travestito da nonna: per pelare meglio le castagne

Piciuccetto Rosso: ma che bocca grande che hai

il pupo travestito da nonna: per mangiarti megliooooo

Sentii cantare ancora quel pupo cattivo...così entrai nella casa per veder cosa era successo...
il pupo si era mangiato la nonna, piciucceto rosso e anche la polenta di castagne. Allora presi il pallone firmato da Aristodemo santamaria I detto Maja centravanti del genoa dell'ultimo scudetto vinto nel 1923 e gli tirai una castagna talmente forte sulla pancia che sputò la nonna e piciuccetto rosso...

la nonna e piciucceto rosso mi ringraziarono e mi regalarono una ricetta fatta con i Pici e Castagne...

INGREDIENTI per 2 persone:
100 g di farina tipo 00
50 g di farina di castagna
100 g di castagne.
aglio
olio EVO
salvia e rosmarino
80 g di speck

PROCEDIMENTO:




Per prima cosa fare bollire le castagne per un' oretta... lasciarle riposare per mezz'ora  perchè si raffreddino e perchè siano pronte per essere sbucciate e sbriciolate.
Per i Pici ho utilizzato il procedimento di Serena nel suo blog Pici e castagne. Le uniche  differenze consistono nel aver dimezzato le quantità e ,anzichè utilizzare la farina di semola rimacinata, ho preferito la farina di castagne. Il  condimento  è  molto semplice: soffriggere aglio olio , salvia e rosmarino spezzetati, e infine aggiungerci castagne sbriciolate  e speck tagliato a dadini...
Infine cuocere i pici e farli saltare in una padella assieme al condimento...




Con questa ricetta partecipo all MTC numero 34  del mese di Novembre